Lavoro male comune

Andrea Fumagalli torna con un nuovo libro destinato a far discutere, che confuta alcuni luoghi comuni sul mercato del lavoro in Italia, spesso alimentati dalla ricerca accademica e dalla vulgata giornalistica. Fumagalli si concentra su tre aspetti tipici della situazione nazionale: la precarietà come fattore di sottoccupazione, il lavoro sommerso come forma nascosta di occupazione e l’emergere del fenomeno dei cosiddetti “scoraggiati” (persone che vorrebbero lavorare ma non cercano un impiego in quanto pensano di non trovarlo). Alla luce della sua analisi, i dati ufficiali cambiano in modo drastico, facendo emergere un tasso di disoccupazione ancora più drammatico. La seconda parte del volume discute alcune proposte di intervento, contrapponendo all’idea di flex-security – dominante ma inadatta al mercato del lavoro nostrano – quella di secur-flexibility, che si pone l’obiettivo pratico e immediato di introdurre un reddito di base incondizionato come pilastro di un nuovo sistema di welfare.